Stagioni di Feltre

38,00 €

iva esente Art. 74

Dettagli
  • ISBN: 123456789
  • Casa editrice: Agorà Libreria Editrice
  • Autore: Frescura Giovanni
  • Numero pagine: 304
  • Data di uscita: 01 dicembre 2011
  • Quantità disponibile: 2

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Frescura Giovanni

Stagioni di Feltre, 1943-1993

con oltre 200 foto in b.n. e a colori

Formato 24 x 28, Ril. in tela, cucitura a filo e sovracoperta ill.


La storia che mi accingo a raccontare altro non è che la vita di una Comunità vista con gli occhi curiosi di un ragazzo prima e di un uomo poi che, per la professione scelta, é rimasto per oltre cinquant' anni alla finestra della sua città, testimone di un paese e di un mondo che stavano profondamente cambiando.Ho cercato di dare volto e voce a persone e fatti che, non essendo e forse non volendo essere protagonisti, sarebbero stati ben presto dimenticati.Naturalmente questa vuol essere semplicemente una storia - non la Storia - che, attraverso queste poche righe e soprattutto tante immagini mi hanno consigliato di raccontare. Ed io ci provo.Vi ricordate come è stata narrata e di conseguenza fotografata la guerra da alcuni grandi scrittori e registi italiani a differenza di quella raccontata dai vincitori?Ve ne voglio ricordare alcuni titoli: La pelle, Ladri di biciclette, Roma città aperta, Sciuscià, la Ciociara e via via tanti altri titoli che altro non erano che racconti popolari con molte vittime e senza eroi. Come a dimostrare, se ancora ce ne fosse bisogno, la stupidità della guerra.E per la prima volta un Paese, che per fortuna la guerra l'aveva persa, rendeva omaggio ad un popolo e non a Generali o Duci vittoriosi.Dunque, come in tutte le storie, ci saranno tempi e date approssimativi, ci saranno quasi sempre flash back, ossia ricordi a volte scoordinati, di persone e fatti che riguardano la nostra comunità e il suo profondo cambiamento, la perdita più che l'acquisto di certi valori.

Ho ancora ben presente una conversazione con il sig. Giancarlo Bovio, direttore e comproprietario della Banca Cambio Bonsembiante Bovio.

Parlando del più e del meno, andavamo lamentandoci di tutto quel che succedeva in quel momento nel Paese.

Ad un certo punto, interrompendo la discussione con un sorriso, il signor Bovio mi disse: "Vede, signor Giovanni, mio padre che fu il fondatore di questa banca, diceva più di cinquant'anni fa le stesse storie che diciamo noi adesso, aggiungendo pure che così non si va molto lontano. Noi siamo qui a dire le stesse cose cinquant'anni dopo e intanto il paese cambia....".

" Per fortuna...." aggiunsi io.

Con ciò voglio ribadire che le cose cambiano, ma noi saremo sempre figli del nostro tempo.

C'era una battuta ripetuta spesso da un grande campione, Gino Bartali che, da buon toscano, imprecando diceva in ogni occasione : " così non la va.. .l'è tutto da rifare.........".

Tutto sommato forse aveva ragione.

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Ho capito!
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